giovedì 25 aprile 2024

Connessioni profonde: l'arte di Ascoltare Veramente gli Altri"

L'empatia, intesa come capacità di ascolto profondo e sensibile, è fondamentale per stabilire relazioni autentiche e significative: ascoltare con empatia significa immergersi completamente nel mondo dell'altro, cercando di comprendere non solo le parole espresse ma anche il contesto emotivo e personale che le accompagna. 

Si tratta di un ascolto che esclude giudizi e preconcetti, aperto a riconoscere e accettare le emozioni altrui...cosa che si basa su un'ottima conoscenza di Sé, lati in luce e lati in ombra.


L'ascolto empatico, perciò va oltre il semplice scambio di parole; di fatto, quando qualcuno si sente veramente ascoltato, si stabilisce un legame di fiducia che può ridurre i conflitti e aumentare la comprensione reciproca. Ascoltare in questo modo può essere particolarmente potente: non solo aiuta a risolvere disaccordi in modo più costruttivo, ma offre anche supporto emotivo. Spesso, la possibilità di parlare liberamente e di sentirsi ascoltati è tutto ciò che serve per alleggerire un fardello emotivo.

Per praticare un ascolto così profondo, è essenziale concentrarsi non solo sulle parole dette, ma anche sul linguaggio del corpo ( sapendolo decodificare davvero, non da manuale generalizzato!), che spesso rivela più di quanto le parole possano esprimere. 

È importante anche evitare di interrompere mentre l'altro sta parlando, permettendo così un'espressione completa dei suoi pensieri e sentimenti. Fare domande aperte può incoraggiare ulteriori spiegazioni e riflessioni, arricchendo la conversazione e la comprensione.

Essere qualcuno che ascolta con empatia in un mondo che spesso ignora i bisogni emotivi altrui non solo crea connessioni più profonde, ma promuove anche un ambiente in cui le persone si sentono valorizzate e comprese. Questo modo di interagire può trasformare le relazioni personali, migliorare le dinamiche comunitarie e, su scala più ampia, contribuire a una società più compassionevole e coesa.


alla prox, Anima Amica

La tua Curandera

giovedì 21 marzo 2024

Il Potere del Perdono: una Medicina di Salute per la Mente e il Corpo!

Hai mai pensato che il perdono potrebbe essere la tua ricetta segreta per una vita più sana e felice? Ottimo, anche la scienza dice sì! Sì, hai letto bene!

Il perdono non è solo un gesto gentile verso gli altri, ma è anche un vero e proprio superfood per il tuo benessere. Molte ricerche mostrano che il rancore cronico è come una zavorra per la salute fisica, aumentando il rischio di problemi cardiaci e persino di depressione.



Ecco alcuni esempi di ricerche scientifiche che supportano i benefici del perdono per la salute mentale e fisica:

  1. "Effects of Forgiveness on Cardiovascular Reactivity and Recovery" (Toussaint, L., & Friedman, P., 2009) - Questo studio ha esaminato gli effetti del perdono sulle reazioni cardiovascolari allo stress. I risultati hanno mostrato che praticare il perdono è associato a una riduzione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, suggerendo benefici per la salute cardiovascolare.
  2. "Forgiveness and Its Associations with Proximal Outcomes" (Toussaint, L., Worthington Jr, E., & Williams, D., 2015) - Questa ricerca ha esplorato le associazioni tra perdono e vari risultati psicologici, tra cui ansia, depressione e benessere psicologico generale. I risultati hanno indicato che il perdono è correlato a livelli più bassi di ansia e depressione e a un maggiore benessere psicologico.
  3. "The Impact of Forgiveness on Cardiovascular Reactivity and Recovery" (Witvliet, C., et al., 2001) - Questo studio ha esaminato gli effetti del perdono sulle risposte fisiologiche allo stress, misurando parametri come la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca. I risultati hanno suggerito che il perdono è associato a una riduzione dello stress fisiologico e a una migliore capacità di recupero dopo situazioni stressanti.
  4. "Forgiveness and Health: Review and Reflections on a Matter of Faith, Feelings, and Physiology" (Worthington Jr, E., et al., 2007) - Questa revisione della letteratura scientifica esamina le evidenze a sostegno del legame tra perdono e salute. Il documento mette in luce i numerosi studi che dimostrano i benefici del perdono per la salute mentale e fisica, suggerendo che il perdono può contribuire a una migliore salute complessiva.

Questi sono solo alcuni esempi di studi che supportano i benefici del perdono per la salute mentale e fisica ma ci sono molte altre ricerche che confermano questi risultati e continuano a esplorare il ruolo del perdono nel promuovere il benessere globale.

Spesso, però, accade che nonostante sappiamo queste cose – perché oggi è davvero difficile non conoscere queste informazioni -  ci troviamo intrappolati nel ciclo del rancore, trattenendo risentimenti e dolore che ci consumano dall'interno. Come fare allora?

Anzitutto, il primo passo è senz’altro un’analisi davvero onesta, un’analisi chirurgica, scevra da mitizzazioni, che abbia il coraggio di guardare davvero nel nostro cuore, nella nostra storia, osservandoci da una prospettiva diversa; perché questa abitudine tanto deleteria si può sviluppare senza che ce ne accorgiamo: semplicemente non sappiamo di covare risentimento e rancore ma potremmo dedurlo se ci troviamo a rimuginare sempre sulle stesse ferite o su eventi attuali con tematiche simili.

Potrebbero dover passare decine di anni prima di vedere il nostro corpo, le nostre relazioni e la nostra vita letteralmente consumate da essa; la domanda è: non sarebbe meglio diventarne consapevoli prima e dare una sterzata in direzione diversa?

Un’altra aggiustatina da fare riguarda come percepiamo o decodifichiamo il perdono, perché, sai, perdonare non significa giustificare le azioni altrui o dimenticare il dolore che abbiamo subito o che ancora proviamo semplicemente perché da quello iniziale abbiamo dato vita ad una serie interminabile di eventi che gli assomigliano, significa piuttosto scegliere di non permettere al dolore passato di definire in alcun modo il nostro presente e il nostro futuro. Perdonare è un atto di auto-empatia che ci permette di mettere da parte il risentimento, la rabbia e il dolore per aprire il cuore alla pace e alla compassione.

Quando scegliamo di perdonare, non solo liberiamo gli altri dalle catene del nostro rancore, ma anche noi stessi; liberiamo la nostra anima dal peso del passato, permettendo alla luce di entrare e illuminare il nostro cammino guarendo il cuore riconnettendoci con la nostra vera Essenza, riportandoci alla pienezza e alla Gioia della vita e alla Salute del nostro corpo.

Il perdono è un atto di liberazione e guarigione che porta con sé numerosi benefici per la nostra salute mentale, emotiva e fisica; perciò, superare i rancori e lasciare andare l'odio, ci permette di trovare una pace interiore profonda e duratura con un atto di auto-empatia e auto-cura in quanto, quando scegliamo di perdonare, ci concediamo il dono della pace interiore e della libertà emotiva di lasciar andare il passato e di vivere pienamente nel presente, senza essere intrappolati dai dolori e dai rancori di ieri.

In conclusione, il perdono è un atto di coraggio e compassione che porta con sé una miriade di benefici per la nostra salute mentale, emotiva e fisica; superare i rancori ed il risentimento e smettere di rimuginare ci permette di trovare una pace interiore profonda e duratura e di vivere una vita più piena e soddisfacente.

Quindi, lasciamo che il perdono sia la nostra nuova arma segreta per una vita colma di gioia, amore e salute perché il tempo di sollevare il nostro spirito e abbracciare la vita con tutto il cuore è proprio ADESSO!

.....e tu....sei pronto/a a dare una grande dose di perdono alla tua vita

Se ti va, lascia un commento e condividi la tua esperienza! Insieme possiamo diffondere l'amore e la guarigione in tutto il mondo!

Aloha💗


#lacuranderademuinta #luciarigo

giovedì 21 dicembre 2023

Luci nel Cuore

Michele aveva sempre avuto un rapporto difficile con il Natale. 

Oltre alle aspettative familiari e alla pressione dei media, portava il peso di un ricordo doloroso: la perdita del suo primo amore la sera del 24 dicembre, anni addietro. 

Quella tragedia aveva gettato un'ombra cupa sulle sue festività, specialmente durante l'adolescenza.

La Sera Fatidica

Era stato un Natale come un altro, né migliore né peggiore, fino a quella terribile notizia. 

La ragazza che Michele amava era stata coinvolta in un incidente stradale proprio mentre si recava alla cena con i suoi genitori: la tragedia lo aveva lasciato in uno stato di dolore e rabbia, che avrebbe oscurato ogni successivo Natale. 

Con il passare degli anni, Michele aveva cercato di nascondere il suo dolore dietro alla facciata della perfezione natalizia. Ma sotto la superficie, il suo cuore era ancora infranto e la recente perdita del lavoro aveva aggiunto un ulteriore strato di difficoltà, rendendogli impossibile acquistare regali sfarzosi per la sua famiglia: ciò che gravava sul suo cuore erano un miscuglio complesso di speranze, sogni e pressioni esterne che si intrecciavano, creando un peso che aveva portato alla sua ben nota avversione verso il Natale.

Aveva cresciuto dentro di sé l'idea di un Natale perfetto, influenzato dai ricordi della sua infanzia e dal desiderio di rivivere quell'incanto, così, ogni anno, cercava di ricreare quei momenti, sperando di riaccendere la magia che aveva perduto. Ma con ogni Natale che passava, sentiva di fallire sempre di più nel raggiungere quel sogno idealizzato.

I genitori di Michele avevano sempre dato grande importanza alla celebrazione del Natale. Per loro, era un momento per riunire la famiglia, condividere amore e felicità e Michele sentiva il peso di soddisfare queste aspettative, specialmente dopo la morte dello zio, che aveva lasciato un vuoto nella famiglia. Voleva rendere orgogliosi i suoi genitori, cercando di mascherare il suo dolore interiore con un sorriso.

La perdita del suo primo amore, aveva lasciato in Michele un vuoto incolmabile: immancabilmente, ad ogni Natale, il ricordo di quella sera fatidica riemergeva, confrontandolo con un sogno infranto. Era come se, in ogni decorazione e in ogni canzone natalizia, sentisse l'eco di ciò che avrebbe potuto essere ma mai aveva potuto; perciò, il bombardamento incessante di immagini di un Natale perfetto, diffuso dai media e dalla società, alimentava ulteriormente la sua insoddisfazione, la sua insofferenza e la sua frustrazione.

Michele vedeva famiglie felici, regali lussuosi e tavole imbandite ovunque guardasse. Queste rappresentazioni sembravano deriderlo, ricordandogli ciò che non aveva e ciò che non poteva offrire: avrebbe voluto comprare regali costosi e a partecipare ai frenetici acquisti natalizi ma, in realtà, questo desiderio era un'ulteriore fonte di stress per lui, soprattutto dopo la perdita del lavoro. 

Sentiva di non essere all'altezza delle aspettative economiche del Natale moderno e tutto questo aumentava il suo senso di inadeguatezza.

In questo intreccio di aspettative interiori ed esteriori, Michele si sentiva sempre più perso ed ogni Natale diventava un promemoria delle sue lotte interne, un confronto tra la realtà della sua vita e le immagini idealizzate che lo circondavano. La lotta contro queste aspettative lo aveva portato a una crescente disillusione verso la festa, un tempo fonte di gioia e ora simbolo di ciò che aveva perduto e di ciò che non poteva più essere.

Quella vigilia di Natale, però, fu diversa. Michele si ritrovò a riflettere sulla sua vita. Il dolore per la perdita del lavoro si sommava al ricordo lacerante del suo amore perduto. Sentiva un senso di fallimento e di inadeguatezza, confrontandosi con le aspettative della società e con il proprio passato e mentre era immerso nei suoi pensieri angoscianti, un vecchio amico di famiglia, che aveva conosciuto la ragazza che aveva perso, gli fece una visita inaspettata, portando con sé una scatola di vecchie lettere e fotografie che appartenevano a lei, un tesoro nascosto che Michele non aveva mai visto prima.

Tra quelle lettere, Michele trovò una scritta proprio per lui, mai consegnata. In essa, la ragazza esprimeva il suo amore e la sua speranza per un futuro insieme. 

La scoperta di questo messaggio d'amore perduto aprì in Michele una nuova prospettiva sul suo passato ed ispirato dal ritrovamento, decise di affrontare il Natale con un nuovo spirito: anziché concentrarsi sui regali costosi o sul dolore non superato, scelse di celebrare l'amore che aveva avuto e la vita che gli era stata concessa. Così, quel Natale, Michele organizzò una semplice ma significativa celebrazione in famiglia, spiegando loro del suo lavoro perso e della decisione di concentrarsi su ciò che realmente contava: l'amore, i ricordi e la genuinità dei suoi legami familiari.

Invece dei tradizionali regali, Michele condivise con la sua famiglia le lettere e le fotografie, raccontando la storia del suo amore perduto e del messaggio ritrovato. Fu una serata di lacrime, risate e ricordi condivisi, che riportò un senso di calore e autenticità al Natale. 

Da quell'anno in poi, Michele visse il Natale in modo diverso. 

Aveva imparato che la vera essenza delle festività non risiedeva nei regali o nelle aspettative sociali, ma nel cuore delle persone e nei momenti trascorsi insieme. La perdita del lavoro e il ricordo doloroso avevano dato vita a un nuovo inizio, più sincero e profondo.

Aveva finalmente imparato che, nonostante il dolore e le difficoltà, la vita poteva ancora offrire momenti di gioia e amore,  scoprendo che la fragilità della vita non doveva essere una fonte di disperazione, ma piuttosto un promemoria per apprezzare ogni momento prezioso.

Fu così che Michele e la sua famiglia iniziarono a creare nuove tradizioni natalizie. Invece di concentrarsi sui regali materiali, dedicavano tempo a stare insieme, condividendo storie, cucinando piatti semplici ma pieni di amore e partecipando a iniziative di volontariato nella loro comunità. Queste nuove tradizioni riportarono un senso di appagamento e significato che lui aveva a lungo dimenticato.

Con l'avvicinarsi del prossimo Natale, Michele si sentiva più leggero e speranzoso. 

La perdita del lavoro, pur essendo una sfida, aveva aperto nuove porte e opportunità. Stava considerando percorsi di carriera che prima non avrebbe mai immaginato, guidato da una rinnovata passione per la vita e un desiderio di dare un senso più profondo al suo lavoro; il ricordo del suo amore perduto e le lettere ritrovate avevano ora un posto speciale nella sua vita: aveva imparato a guardare a quei ricordi non come a un peso, ma come a un dono prezioso che continuava a ispirarlo. Aveva imparato che il dolore poteva convivere con la gioia, e che entrambi facevano parte integrante della sua storia.

Quando arrivò il Natale, Michele e la sua famiglia si ritrovarono intorno al tavolo, condividendo cibo semplice, storie e ricordi. Non c'erano regali costosi sotto l'albero, ma c'era qualcosa di più prezioso: un senso di unità, amore e apprezzamento per la vita che era piena di sorprese, alcune dolorose, altre gioiose e andava accettata tutta senza scartare alcun pezzo.

Ogni esperienza, così, poteva portare con sé una lezione e un'opportunità per crescere e scoprire che la vera ricchezza non era nelle cose materiali, ma nelle esperienze condivise e nei legami autentici: questo era stato di gran lunga il più bel Dono di Natale che avesse mai ricevuto!

E mentre le luci dell'albero di Natale brillavano teneramente nella sua casa, Michele rifletteva su quanto fosse cambiato: era riuscito a trasformare il dolore e la perdita in fonti di forza e ispirazione ed ora, guardando al futuro, si sentiva pronto ad accogliere la vita con tutto ciò che essa aveva da offrire, celebrando ogni Natale non solo come una festa, ma come un momento di gratitudine e rinnovamento.


alla tua "Guarigione"

La Curandera de Muinta






mercoledì 22 novembre 2023

Risvegli tra le Vette: escursionando nel proprio mondo interiore

Lucia: Francesca, Sandra avete mai sentito parlare degli sherpa?

Francesca: Sì, ho sentito parlare di loro, ma cosa fanno esattamente?

Lucia: ecco, gli sherpa sono originari delle regioni montane dell'Himalaya, in particolare del Nepal. Sono noti per essere esperti guide di montagna, e la loro cultura è strettamente legata alla vita di alta quota. Molte persone li conoscono come le guide che accompagnano alpinisti e scalatori sulle vette dell'Himalaya.

Sandra: Ah, capisco. Ma che ruolo svolgono esattamente nelle spedizioni?

Lucia: Gli sherpa hanno un ruolo cruciale nelle spedizioni. Forniscono

sabato 18 novembre 2023

𝐥 𝐕i𝐚g𝐠i𝐨 𝐝i E𝐥y𝐬i𝐚n i𝐧 𝐂a𝐞l𝐨r𝐢a: 𝐈l R𝐢s𝐯e𝐠l𝐢o d𝐞l𝐥'𝐀l𝐚t𝐨

In un mondo sospeso tra cielo e mare, un giovane alato di nome Elysian venne chiamato da un antico messaggero celeste. Con il portale astrale che si apriva, Elysian estrasse una biocarta che gli sussurrava di scrutare attentamente il fondo per trovare qualcosa di veramente unico.

Inizialmente incerto e temendo l'ignoto, Elysian si ritrovò a esitare. Tuttavia, il richiamo della biocarta e il destino di Caeloria lo spinsero a superare le sue paure e intraprendere il viaggio.

Lungo il cammino, Elysian incontrò Ariastra, una capitana nomade del cielo che, avendo l'indicazione di fare la sua strada insieme a qualcuno, divenne

lunedì 16 ottobre 2023

"Cattura l'Anima della Guarigione: La Magia Segreta del Tamburo Sciamanico"

Il tamburo sciamanico è uno strumento sonoro tradizionale utilizzato in molte culture indigene e sciamaniche di tutto il mondo per scopi rituali e terapeutici ed il potere curativo del suo suono è un aspetto importante delle pratiche sciamaniche e della terapia del suono

il ritmo costante e ripetitivo del tamburo sciamanico può aiutare a indurre uno stato alterato di coscienza o trance; questo stato può essere utilizzato per scopi terapeutici, come l'autoguarigione, la ricerca interiore o la connessione con il mondo spirituale.

L'ascolto del suono del tamburo sciamanico può promuovere il rilassamento profondo e ridurre lo stress in quanto il ritmo costante e la vibrazione del tamburo possono aiutare a calmare la mente e il corpo, favorendo una sensazione di pace e benessere.

In molti ritengono che il suono del tamburo rappresenti il battito del cuore della Terra: 

ascoltando il tamburo, si può sperimentare una profonda connessione con la natura e sentirsi in armonia con l'ambiente naturale e relazionale circostante.

Il tamburo sciamanico è spesso utilizzato in cerimonie di guarigione. Gli sciamani credono che il suono del tamburo possa influenzare l'energia del corpo e facilitare la guarigione fisica, mentale ed emotiva: il suo suono può aiutare le persone a entrare in uno stato di consapevolezza più profonda in cui l'auto-esplorazione, la scoperta di sé e la risoluzione di problemi interiori sono facilitati.

Molte pratiche sciamaniche utilizzano il tamburo come mezzo per comunicare con gli spiriti, ricevere messaggi o ottenere saggezza e guida dagli esseri spirituali.

La chiave della guarigione è abbandonare la razionalità ed aprire la mente e il cuore all'esperienza consentendo così al suono di agire come un veicolo per la guarigione e la crescita personale.

Che ne dici di lasciarti andare al suo suono, ti va, si?

.....1......2.....3

Ora, immagina la mia Voce con un tono caldo, lento e avvolgente ed ascolta attentamente le mie parole:

. immersi nel trascendente ritmo del tamburo sciamanico

. ci avventuriamo in un mondo di guarigione profonda e illuminazione spirituale

. questo antico strumento, un ponte tra il mondo fisico e quello spirituale, è stato impiegato per secoli in cerimonie e rituali che sollecitano il potere dell'esperienza umana

. con il suo ritmo incessante, apre le porte delle profonde trance, svelando strati nascosti della tua anima. 

. scopri la guarigione interiore e la rinascita spirituale attraverso questa pratica millenaria lasciandoti avvolgere dalla calma assoluta mentre il tamburo allenta i lacci dello stress e dell'ansia 

. sperimenta una pace profonda che solo il suono ancestrale può donare.

. ascia che la tua anima danzi in armonia con questo ritmo ancestrale, riconnettendoti profondamente con la natura e le sue forze misteriose.

. l'energia vitale fluisce mentre il tamburo canta

. senti come il suono penetra nelle tue cellule, ristabilendo un equilibrio che risveglia il tuo potenziale di guarigione

. lascia che si svelino nuovi orizzonti della tua anima, scoprendo parti di te stesso che attendevano di essere rivelate

. il tamburo è una porta per comunicare con gli spiriti dei tuoi antenati e ricevere saggezza e guida da dimensioni superiori

. accogli il loro sostegno e il loro amore

. ora è il momento di abbracciare il potere curativo del tamburo 

. di abbandonarti a questo viaggio verso la guarigione e la crescita spirituale

. lascia che il suo suono avvolgente ti trasporti in un regno di scoperta e trasformazione come nessun altro.


Buon viaggio, Anima Amica

L.

#nativipernatura #lacuranderademuinta


lunedì 9 ottobre 2023

Se noi siamo favole, cosa implica raccontarsi la favola sbagliata?

Noi siamo favole!

Abbiamo storie che ci hanno preceduto, che forse ci hanno raccontato o forse no, comunque sia, queste storie ci hanno in qualche modo segnato, instradato, diretto, direzionato senza che

Connessioni profonde: l'arte di Ascoltare Veramente gli Altri"

L'empatia, intesa come capacità di ascolto profondo e sensibile, è fondamentale per stabilire relazioni autentiche e significative: asco...